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Innovazione, tecnologia e formazione: tre componenti chiave a servizio della sicurezza

10/01/2022 

 

Acciaierie d’Italia punta quotidianamente sull’innovazione per offrire prodotti e servizi ad alto tasso tecnologico e per migliorare la propria efficienza operativa. Un impegno che abbraccia anche gli aspetti relativi alla sicurezza fisica di persone, confini e patrimonio aziendale, e alla cybersecurity

 

La security di Acciaierie d’Italia va considerata un ente trasversale che si interfaccia con tutti gli altri e accompagna in sicurezza tutti i nostri dipendenti su tutti i siti del territorio nazionale, 24 ore su 24, 7 giorni su 7”. Partendo da questo presupposto, Carlo Alberto Collenghi, Head of Security di Acciaierie d’Italia, ha sottolineato, nel corso del Security Day dello scorso dicembre, l’importanza di offrire alti standard di sicurezza, negli stabilimenti e negli altri spazi aziendali.

Le attività di sicurezza sono una parte fondamentale delle operations di un’azienda come la nostra”, sottolinea Collenghi, “che svolge un ruolo nevralgico per il sistema economico nazionale e che, come una vera e propria infrastruttura critica, rappresenta un patrimonio da proteggere e mantenere in sicurezza e in efficienza sia dal punto della security di persone, strutture e confini”.

Con questo obiettivo, due anni fa è stato avviato un progetto in costante aggiornamento e in continua evoluzione, denominato Security 3.0, che prende le mosse da un programma di formazione teorica e pratica per il personale addetto alla security, con lezioni in aula e corsi di difesa personale.

Nello specifico, la gestione della sicurezza e la formazione del personale in Acciaierie d’Italia incidono su due principali direttrici: deontologia e comunicazione professionale da un lato, tecnologia dall’altro.

L’azienda ha così investito in un percorso di apprendimento gestionale dei nuovi asset tecnologici, tra i quali nuovi sofisticati allarmi, sistemi di sorveglianza di ultima generazione e software di video management (VMS) che saranno utilizzati per la difesa attiva e per la gestione delle emergenze. Quest’ultimi, basati su algoritmi di machine learning e intelligenza artificiale, permettono di avere una copertura capillare del sito da monitorare, supportando in modo considerevole l’operato degli addetti alla sicurezza, che potranno accedere ai software di gestione direttamente dai propri smartphone.

Soltanto nel 2021, Acciaierie d’Italia si è dotata di oltre 250 dispositivi tra telecamere IP e termiche, dispositivi per il riconoscimento delle targhe e per la gestione automatizzata dei varchi, potenziando anche la propria infrastruttura di rete con ben 20 chilometri di rete in fibra ottica, che hanno consentito il collegamento di aree e siti più piccoli all’interno dello stabilimento di Taranto.

Numeri che testimoniano l’impegno e la volontà dell’azienda di mettere in atto in modo concreto una strategia di sicurezza integrata in cui la componente umana e quella tecnologica cooperano perfettamente per il raggiungimento di elevate performance.

Questi nuovi dispositivi, inoltre, trovano oggi collocazione in apposite location, le control room, predisposte ex novo o completamente ammodernate per garantire al personale un controllo a 360 gradi di ciò che accade all’interno e all’esterno degli stabilimenti e, di conseguenza, per far sì che possa agire in modo più tempestivo in caso di intervento. Un sistema automatizzato di notifiche e alert permetterà di evidenziare ogni evento in modo rapido, assicurando una gestione informata e immediata di quanto avvenuto.

Formazione, tecnologia e control room sono i tre pilastri di Security 3.0”, commenta Alessandra De Carlo, Chief Information Officer di Acciaierie d’Italia, “un progetto che, per quanto riguarda la videosorveglianza, si è inserito in una più ampia riorganizzazione tecnologica dell’azienda, che include l’introduzione di SAP e la revisione di alcuni processi critici”. Tra di essi vi sono ad esempio i varchi di ingresso, che hanno richiesto l’implementazione di un sofisticato sistema di controllo accessi attraverso l’utilizzo di VPN  e di tecnologie di sicurezza specificamente progettate per contrastare i tentativi di furto di materiali e macchinari.

Acciaierie d’Italia, inoltre, con l’obiettivo di svolgere un lavoro accurato e più puntuale possibile, ha effettuato un’analisi approfondita dei principali rischi da attenzionare per ogni stabilimento, individuando così i principali focus di vulnerabilità e stilando una lista delle priorità per ciascuno di questi. Insieme alla frequente valutazione dei cosiddetti near miss, questa analisi permetterà perfezionare costantemente i sistemi adottando le migliori best practice di gestione e manutenzione di ciascuna nuova tecnologia installata.

Già nel corso degli ultimi anni l’innalzamento dei livelli gestionali di security ha permesso all’azienda di migliorare l’efficienza delle operazioni di monitoraggio attraverso un meccanismo di controllo costante delle performance e dei risultati, che permette di valutare quali azioni e strategie intraprendere e quali obiettivi porsi per il futuro.

Tutte queste operazioni sono state e continuano ad essere svolte nell’ottica di perfezionamento delle attività di intervento e prevenzione, a tutela della sicurezza di tutti: obiettivi raggiungibili solo grazie alle competenze di un personale altamente qualificato e all’impiego delle migliori tecnologie messe a disposizione dal mercato.

 

 

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