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Le opportunità della transizione energetica nel settore siderurgico

28/01/2022 

 

Il Presidente di Acciaierie d’Italia Franco Bernabè è intervenuto durante l’evento Smau 2022 a Taranto per parlare di innovazione, siderurgia e ambiente: “Realizzati investimenti importanti negli ultimi tre anni”.

 

“Transizione ambientale e transizione energetica sono due importanti capitoli del percorso di innovazione di Acciaierie d’Italia, ma rappresentano due processi distinti. La transizione ambientale è già in atto da diversi anni e sta ottenendo importanti risultati grazie agli investimenti compiuti. Ora è il momento di rendere possibile l’utilizzo di energia a minor contenuto di CO2”, è uno dei messaggi lanciati a Taranto da Franco Bernabè, Presidente di Acciaierie d'Italia.

L’occasione del suo intervento è la stata seconda edizione della tappa nella città pugliese di Smau, che ha riunito presso il porto di Taranto le eccellenze economiche della città e della provincia, costituendo un momento di scambio e di dialogo tra imprese, startup, professionisti e attori della pubblica amministrazione sui temi dell’innovazione e della sostenibilità. Tra i partecipanti alla Tavola Rotonda su open innovation e sostenibilità, un ampio elenco di rappresentanti degli enti locali e delle aziende attive sul territorio: la Camera di Commercio Taranto e l’Autorità di Sistema Portuale del Mar Ionio, che hanno contribuito all’organizzazione dell’evento, la Regione Puglia – che ha partecipato con Gianna Elisa Berlingerio, Direttrice Dipartimento Sviluppo Economico – e il Comune di Bari.

La sede ideale per sottolineare il ruolo che Acciaierie d’Italia intende svolgere nel corso dei prossimi anni sul territorio e per l’intero sistema produttivo Italiano: “Siamo consapevoli che la transizione ambientale sia un processo da concludere nel più breve tempo possibile, in linea con il piano che terminerà nel 2023”, ha sottolineato il Presidente, ricordando anche che “ArcelorMittal, nel corso degli ultimi tre anni, ha fatto investimenti importanti”.

La transizione energetica è invece un processo con dimensioni e implicazioni molto più ampie, ha poi spiegato Bernabé: “la cosiddetta ‘decarbonizzazione’ è un percorso che coinvolge ogni settore industriale in ogni paese del mondo, come testimoniato dalla centralità che ha avuto nella recente COP26 di Glasgow. Si tratta di una grandissima opportunità per Taranto e per tutta ltalia, perché catalizzerà gli investimenti di grandi imprese e rafforzerà un più ampio processo di innovazione tecnologica, con vantaggi per tutte le filiere”.

Un percorso significativo del quale però “la reale dimensione tende a sfuggire. Si parla di decarbonizzazione come di uno sviluppo semplice della situazione attuale, ma in realtà implica una rivoluzione radicale nel mondo delle energie dopo 250 anni di utilizzo dei combustibili fossili. Da questo punto di vista, i dieci anni previsti per la definitiva decarbonizzazione dello stabilimento di Taranto sono un periodo molto breve, soprattutto se confrontato con gli obiettivi che si sono dati altri Paesi che parlano del 2040 o del 2050”.

Decarbonizzazione che, soprattutto nel campo siderurgico, andrà di pari passo con l’innovazione: “molte delle tecnologie che saranno necessarie per la definitiva eliminazione della CO2 sono ancora in corso di sviluppo”, ha segnalato Franco Bernabè.

Un impegno che Acciaierie d’Italia rivolge soprattutto alla città che ospita la più grande acciaieria d’Europa: “riteniamo che la decarbonizzazione rappresenti una grande opportunità per Taranto. Il processo di innovazione tecnologica che la accompagnerà potrà offrire benefici non solo alle imprese del territorio e all’imprenditoria locale, ma anche all’Università che è già coinvolta dal punto di vista della ricerca”, ha concluso. 

 

 

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